“Il frutto più delizioso conosciuto dall’uomo” come lo definiva Mark Twain ha un’origine antichissima e veniva coltivato già dagli Inca, fa parte infatti delle cosiddette “Coltivazioni perdute degli Inca”. Per questa civiltà precolombiana l’Annona era anche un frutto sacro infatti sono state trovate diverse sculture lignee all’interno delle tomba inca.
Thaddeus Haeneke, famoso botanico e naturalista, che prese parte alla spedizione Malaspina, definiva l’Annona Cherimola come “Il capolavoro della Natura”.
Dal 1700 in poi i portoghesi iniziarono a diffondere i semi di questa pianta dai frutti prodigiosi in diverse parti del mondo, dapprima in India e poi in Portogallo e Spagna. Nel 1800 vennero piantati diversi alberi alle Hawaai ed è proprio nell’arcipelago che fa parte degli Stati Uniti, che Mark Twain ne vide gli alberi per la prima volta ma non riuscì ad assaggiarne i frutti perché fuori stagione. Le prime testimonianze della presenza di alberi di Annone a Reggio Calabria risale alla fine del 1700. Noi abbiamo ritrovato una testimonianza sulla “Rivista della ortoflorofrutticoltura italiana” che nel 1897 affermava che da decenni esisteva la coltura dell’Annona Cherimola nella provincia di Reggio Calabria.
Esistono diversi tipi di Annona, la più diffusa è la Cherimola ma ci sono anche la squamosa (dalla forma della buccia) e l’Atemoya che è un ibrido tra la Cherimola e la Squamosa.
Il periodo di raccolta dei frutti va da ottobre a metà dicembre per la varietà Cherimola e da gennaio a febbraio per l’Atemoya.
Nelle Terre della Maddalena trovate principalmente la Cherimola ma anche qualche albero di Atemoya.
Questo frutto fa benissimo alla salute:
- È un antistress naturale
- È un rimedio naturale contro insonnia e mal di testa
- È un analgesico naturale
- È un antidepressivo naturale
- È un antiossidante naturale
- Aiuta a prevenire influenze e raffreddore
- Aiuta a prevenire il cancro
- Favorisce la digestione
- È ricco di vitamina C
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